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Correlazioni in Medicina



Inibitori mTOR: Everolimus nel trattamento del cancro al seno metastatico


La FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Everolimus ( Afinitor ), un inibitore di mTOR, per l'impiego nelle donne in postmenopausa con carcinoma mammario in fase avanzata, HER2-negativo, positivo per i recettori ormonali.
Afinitor è stato approvato in combinazione con Exemestane ( Aromasin ) in quelle pazienti il cui tumore progredisce nonostante il trattamento con Letrozolo ( Femara ) e Anastrozolo ( Arimidex ).

Le donne in postmenopausa con cancro al seno positivo per il recettore per gli estrogeni rappresentano un ampio segmento di pazienti affette da carcinoma mammario.
La maggior parte di queste donne sono trattate con Letrozolo o altri inibitori della aromatasi. L’enzima aromatasi facilita la conversione degli androgeni a estrogeni; pertanto, gli inibitori della aromatasi bloccano la produzione di estrogeni, privando le cellule tumorali di uno dei fattori di crescita.
A differenza del Tamoxifene ( Nolvadex ), che blocca il recettore degli estrogeni nelle ovaie, gli inibitori della aromatasi funzionano bene solo nelle donne in postmenopausa, la cui fonte di estrogeni è rappresentata dai tessuti periferici come il tessuto adiposo della mammella.

Nuove opzioni sono necessarie per le pazienti in postmenopausa inizialmente trattate con gli inibitori dell'aromatasi per il fatto che non tutte le donne rispondono a questo trattamento di prima linea, e anche quelle che rispondono possono andare incontro a una ricaduta.

Prima dell'approvazione di Everolimus, le opzioni di trattamento di seconda linea erano rappresentate da altri inibitori della aromatasi, sia steroidei sia non-steroidei, nonché dagli antagonisti del recettore degli estrogeni, come Fulvestrant ( Faslodex ) e Tamoxifene.

L’approvazione di Everolimus si basa sui risultati dello studio di fase III BOLERO-2. Allo studio hanno preso parte 724 pazienti; l’obiettivo era quello di verificare se il blocco della via mTOR potesse tradursi in un prolungamento della sopravvivenza libera da progressione.

Gli studi preclinici che hanno esaminato la combinazione di Everolimus con gli inibitori della aromatasi hanno evidenziato che i due farmaci portano a un blocco sinergico della proliferazione e a un aumento della morte cellulare.

Lo studio BOLERO-2 di fase II ha mostrato la più marcata attività della combinazione Everolimus e Letrozolo, rispetto al solo Letrozolo, nei pazienti con carcinoma mammario, recettore per gli estrogeni positivo,

Lo studio di fase III ha dimostrato un miglioramento di 4.6 mesi della sopravvivenza libera da progressione nelle donne trattate con la combinazione Everolimus ed Exemestane, rispetto al solo Exemestane ( 7.8 vs 3.2 mesi, p inferiore a 0.0001 ). ( Xagena2012 )

Fonte: FDA, 2012


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